Il gioco della carte è un passatempo ancora molto praticato e diffuso, non solo tra i più esperti, ma anche tra semplici appassionati. In molti circoli e club si organizzano tornei, che chiamano a raccolta un buon numero di partecipanti, pronti a sfidarsi per puntare all’ambita vittoria. Accanto ai giochi di carte più classici e popolari (scopa, briscola e tressette), ci sono giochi più raffinati ed esclusivi, ma pur sempre noti e praticati. Si tratta di giochi di carte caratterizzati anche da una particolarità: l’uso delle cosiddette “carte matte”. La “matta” è la carta jolly (vedi anche Un Gioco con i Jolly) , individuata nel mazzo; è generalmente rappresentata da un giullare ed è associata a regole eccezionali che disciplinano il gioco in questione. Tra i giochi di carte con le “matte”, i più noti e conosciuti sono: il Burraco, il 7 mezzo e la Canasta. Il Burraco, gioco di carte di origine francese, è un passatempo molto diffuso ed è oggetto anche di esclusivi tornei. Per prima cosa, sarà necessario stabilire il mazziere, estratto a caso e con il ruolo di mescolare, distribuire e preparare due mazzetti di carte (chiamati anche “pozzetti”), da porre sul tavolo da gioco. Il Burraco si può dividere in tre fasi: 1. il giocatore deve scegliere una carta dal mazzo; 2. l’apertura del gioco, durante il quale si mettono sul tavolo le combinazioni e le sequenze di gioco; 3. eliminare una carta e passare il turno al giocatore che viene dopo. Per fare Burraco sarà necessario effettuare una scala di sette carte. La carta matta (per approfondire: La Matta Carte) , in questo caso, può prendere il posto di una qualsiasi altra carta del mazzo, ma la matta deve apparire all’interno di ogni combinazione o frequenza. Infine, per chiudere il Burraco è necessario restare senza carte in mano, mentre la vittoria è decretata dal raggiungimento del punteggio determinato all’inizio della manche. Il gioco del “7 e mezzo” è un altro gioco di carte dove è necessario usare la “carta matta”. Il 7 e mezzo necessita di un minimo di 2 fino ad un massimo di 10 giocatori e di un mazzo di 40 carte regionali italiane. Invece, per vincere bisogna raggiungere un punteggio pari a 7 e 1/2 o superare il punteggio del banco; tuttavia, è necessario “non sballare”, come si dice in termine tecnico, cioè non oltrepassare tale punteggio.
Dopo aver scelto il mazziere che distribuisce le carte coperte, ogni giocatore è invitato a dare un’occhiata alle carte a disposizione. In questo caso, deve decidere se puntare una somma sul tavolo da gioco oppure “chiamare” una carta, da sommare a quella che rimane coperta, allo scopo di avvicinarsi al 7 e mezzo, senza superare e sballare. Sia al raggiungimento del 7 mezzo, sia in caso si sballi, va comunicato ad alta voce; in caso questo non avvenga, sarà necessario aspettare la fine del giro per capire qual è il punteggio raggiunto. Al termine della giocata da parte di ogni partecipante, il mazziere dovrà giocare la sua carta. In questo caso, se effettua la “chiamata”, ma “sballa” dovrà pagare gli altri convenuti alla gara. Nel 7 e mezzo, le carte valgono in base al loro valore numerico, le figure valgono mezzo punto e il re, preso come jolly, assume il punteggio delle carta, di cui prende il posto. Infine, c’è il gioco della Canasta. Esso fa uso della carta matta ed è nato in sud America, mentre oggi si è sviluppato dappertutto. Ha necessità di almeno quattro giocatori e l’uso di tre mazzi di 52 carte, per un totale di 108 carte, compresi i 6 jolly. Proprio i jolly sono definite le “carte matte”, che vanno a sostituire le altre carte, chiamate “naturali”. Si vince a Canasta quando si raggiunge il punteggio più alto, costruendo combinazioni con il giocatore di compagnia. La Canasta si realizza con sette carte; se le sette carte sono tutte naturali, si parla di “canasta naturale”, ma anche “pura” o “pulita”. Qualora, invece, si fa canasta con sette carte in cui si trovano una o più carte matte, la canasta prende il nome di “impura” o “sporca”. Quando il giocatore chiude tutte le combinazioni di carte ed effettua una canasta, allora, la manche si può dire conclusa. Per vincere una partita di Canasta è necessario raggiungere per primi i 15000 punti. In particolare, il jolly vale 50 punti, l’asso e il due valgono 20 punti, le carte che vanno dall’8 alle figure valgono 10 punti ciascuna, mentre il 4,5,6,7 valgono 5 punti.