Rottamazione quater: segna le prossime scadenze, cosa succede se non paghi entro il termine

La rottamazione quater sta pian piano arrivando alle nuove scadenze, ed è importante segnarle. Alla base, infatti, c’è un motivo cruciale

Contrarre debiti è un qualcosa che suscita molta ansia e preoccupazione, perché c’è il pensiero, frequente, di dover riuscire a mettere da parte la somma per far fronte al debito.

Rottamazione quater, prossime scadenze
Agenzia delle entrate-Riscossione (ansa foto)-radiokcentrale.it

Quando si contrae un debito con il Fisco, però, la situazione si complica, perché se non si assolve ad esso, le conseguenze sono piuttosto sgradevoli, e mettono il contribuente in seria difficoltà. Di solito, succede che dopo un tot di avvisi da parte dell’Agenzia delle Entrate, scattino i vari provvedimenti di recupero del credito.

Si può incorrere in pignoramenti, fermi amministrativi e quant’altro. Si tratta di situazioni che nessuno vorrebbe certamente vivere, ma spesso accade che si finisce per perdere il lavoro, ci vuole del tempo a trovarne un altro che soddisfi varie esigenze e magari si smette di pagare completamente il debito.

Il governo, lo scorso anno, ha introdotto la rottamazione quater, che consente a coloro che hanno cartelle esattoriali dal 2000 al 2015, di pagare senza aggio né sanzioni. In molti hanno aderito, ma non tutti riescono a far fronte al debito, nonostante l’agevolazione. Presto arriveranno le nuove scadenze di pagamento, ed ecco perché è importante segnarle.

Rottamazione quater, cosa accade se non paghi entro la scadenza

La rottamazione quater consente ai vari contribuenti, di pagare a rate o in unica soluzione. Chi doveva pagare in quest’ultima modalità, lo ha già fatto entro il 31 ottobre 2023.

Rottamazione quater, prossime scadenze: come comportarsi
Agenzia delle Entrate (ansa foto)-radiokcentrale.it

Per chi ha scelto invece la soluzione a rate, i pagamenti sono spalmati in diversi mesi, e le prime due rate sono scadute il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Una nuova rata è scaduta il 28 febbraio 2024, e la prossima scadenza è prevista per il 31 maggio 2024. Cosa accadrà, quindi, a chi non riuscirà a pagare entro questa data?

In realtà, nulla. Questo, perché la rottamazione prevede un’ulteriore tolleranza di 5 giorni, il che significa che il contribuente potrà pagare entro il 5 giugno 2024. Attenzione, però, perché se entro quest’ultima data, il cittadino non verserà la rata, a quel punto vedrà decadere l’agevolazione, in modo definitivo.

Le somme già versate andranno a costituire un acconto per i pagamenti successivi, che potrebbero essere eseguiti con la rateazione ordinaria, ad esempio. Da ricordare, inoltre, che dopo il 31 maggio 2024, le prossime scadenze sono previste il 31 luglio e il 30 novembre 2024. Dunque, è importante segnare queste date.

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