Cibo, inflazione e cambiamenti climatici: che legame c’è

C’è una connessione tra cambiamenti climatici e inflazione sul prezzo del cibo, che sta salendo di molto. Cosa si prevede per il futuro

Da tempo si parla di cambiamenti climatici, ma a quanto pare c’è un legame tra essi e il prezzo del cibo che sta crescendo.

cambiamenti climatici e prezzo del cibo, il legame
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Negli ultimi anni l’inflazione è tornata a farsi sentire, e questo è accaduto in seguito all’emergenza Covid, che ha portato a tutta una serie di cambiamenti inaspettati, che hanno inciso tantissimo sulla nostra esistenza. Da quando è scoppiata la guerra russo-ucraina, la situazione dei rincari è peggiorata, ma a incidere, a quanto pare, sull’inflazione, non sarebbero state solo queste cose.

Da quanto si apprende, infatti, da uno studio, i cambiamenti climatici avrebbero inciso sull’inflazione, soprattutto a livello alimentare. Ma in che modo sarebbe occorso tutto questo? Scopriamolo insieme.

Cibo, inflazione e cambiamenti climatici: qual è la connessione

Lo studio in questione, apparso su Communication Earth & Environment,  ha investigato sulla connessione inflazione-cambiamento climatico, ed è arrivata a una previsione.

Cambiamenti climatici e inflazione, cosa sta succedendo
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Nello specifico, il pronostico è che, se le cose continueranno così, ossia se le temperature aumenteranno, entro il 2035 il prezzo del cibo continuerà a crescere fino ad arrivare allo 0.9/3,2% annuo. Di conseguenza, l’inflazione crescerebbe, in generale, tra 0,3 e 1,2%. Queste cifre potrebbero addirittura subire in aumento in quelle aree del globo che sono già molto calde.

I ricercatori che hanno lavorato allo studio, hanno esaminato i dati dei prezzi mensili di certi beni in 121 Stati tra il 1996 e il 2021, e hanno studiato il legame che questi hanno con i cambiamenti del clima. Ad esempio, hanno studiato temperatura media ogni mese, siccità, piogge molto forti. Dai test eseguiti, sarebbe emerso che c’è una connessione tra cambiamento climatico e inflazione a livello di cibo.

Nelle zone che si trovano a nord dei 40 gradi di latitudine, le  temperature superiori alla media hanno portato al crollo dei prezzi degli alimenti in inverno e li hanno fatti aumentare nel periodo estivo. Nel resto del mondo, invece, il fatto che il caldo sia anomalo ha portato a un aumento costante dei prezzi del cibo.

In base ai pronostici degli studiosi, l’inflazione mondiale che concerne l’alimentazione, a causa dei cambiamenti climatici, potrebbe aumentare fino a oltrepassare il 4% nel 2060. Tuttavia, le previsioni che potrebbero essere più attendibili sono quelle che potrebbero occorrere fino al 2035. Vedremo, quindi, come si metteranno le cose da qui al prossimo futuro.

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