Che cosa sono i disturbi alimentari
Si parla di un disturbo del comportamento alimentare quando l’approccio con il cibo e con l’alimentazione non avviene più in modo normale, ma ci sono delle problematiche e delle difficoltà nel momento del pasto. deve esser una situazione reiterata nel tempo, cioè ad ogni pasto si ripresenta puntuale il disagio. Il problema è legato al fatto che il cibo può avere un significato intrinseco, non solo legata al mero alimentarsi. È un problema di tipo psicologico e non fisiologico, cioè la persona ha difficoltà non perché non gli piace il cibo ma perché il cibo ha delle implicazioni diverse. Il pasto può esser rifiutato, addirittura odiato perché la persona non si sente amata. Altre persone invece divorano il cibo e si ingozzano perché non si sentono amati e hanno bisogno di colmare un vuoto.
Quali sono
I disturbi alimentari sono due: l’anoressia e la bulimia. Negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento di questi disturbi che riguardano gli adolescenti dai 15 ai 24 anni soprattutto tra le ragazze, ma ultimamente tali disagi stanno iniziando a colpire anche molti ragazzi. Anche nella pre adolescenza si è iniziato ad osservare un preoccupante aumento di tali disturbi, già a 8 anni.
La bulimia colpisce il 3% della popolazione e si presenta in una fase un po’ più adulta rispetto all’anoressia, che è presente già dalla pre adolescenza. Sia la bulimia che l’anoressia, creano difficoltà a mangiare. Nel primo caso, si tende a ingozzarsi per colmare un vuoto che può derivare da diverse problematiche per poi espellere tutto tramite il vomito forzato a causa dei seni si di colpa. L’anoressia, invece, è caratterizzata da un ossessivo controllo del cibo, andando da contare le calorie, i pezzi o i bocconi che si fanno al fine di introdurre meno cibo possibile. Il tentativo è quello di controllare l’alimentazione quando non si riesce a controllare la mutazione corporea in corso con la fase dell’adolescenza.
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